curriculum vitae
 
 
presentazione dell'artista
 
 
 
   
 
    progetto evento multimediale
IL CORPO IMMAGINATO
di Claudia Bonollo
 
          INSTALLAZIONI
         
 
 
 

Ai lati della Cappella, vi sono due simboli centrali, i Rosoni, come occhi di Dio. Davanti alle aperture circolari, sono previsti delle cellule trasfigurate del cuore e del sistema limbico, oggi asceso dagli ultimi studi di neurobiologia, a sede delle emozioni.

   
 2-cellula-tempio (tempio nel tempio)  
 

Una cellula è impressa su un superficie morbida di 3 metri per 3 con un minimo di spessore.
Alcuni degli elementi della cellula base diventano degli elementi verticali.
Al pieno della struttura che si sopraeleva corrisponde un vuoto un’asse invisibile che rimanda al cielo.

   
  3-célula in fieri  
 

Come nei grandi monumenti della città, o nelle facciate degli edifici da restaurare coperte da velari con la preomessa dell’efficacia del restauro, ci troviamo di fronte a un oggetto in costruzione. Delle impalcature (prisma rettangolare) coperte da veli che illustrano la formazione delle cellula sana. La cellula sana ancora non c’è ma i pannelli la descrivono. Al centro uno spazio vuoto, necessario alla gestazione della cellula guarita.

     
   4-abito di cellule  
 

L’abito di cellule è un manto sacro.
Una grande tela traspàrente appesa a una certa distanza dalla parete e illuminata da luci che proiettano le textures di cellule colorate sul corpo dello spettatore.

   

  5-la cella-cellula

 
 

Una cella cubica di 3 mq almeno, completamente al buio, senza luci, contiene al suo interno tre proiezioni: una centrale e due laterali di cellule trafigurate.
Ai lati, simmetricamente, animazioni cellulari (schema a-b e b-a). Vi sarà un momento in cui le due immagini laterali coincideranno. Ciascun’immagine durerà un tempo variabile. In orari precisi si potrebbe dilatare questo tempo. Le proiezioni seguiranno una programmazione definita. Si entra da soli, per il tempo che si vuole.

   

  6-I ritratti-riflessi

 
 

L’installazione tiene conto de la mise en scène degli elementi spaziali della chiesa, per creare una nuova serie di immagini sacre.
Sono rappresentate storie personali, che alludono e dialogano con le biografie delle statue degli Apostoli. I corpi trasfigurati che si riflettono nel proprio microcosmo e, nello stesso tempo, in noi. La scala va dal figurativo all’astratto e il corpo rigenerato puó dissolversi in molti elementi.